La Nuova Sardegna

CARPI. Una tre giorni con i dj che, nell’ultimo decennio, hanno fatto la storia del locale. E una riapertura dal sapore variegato, che non punta soltanto sulla musica, ma mira a trasformare il locale in un punto di aggregazione per i giovani. Lo staff del Mattatoyo si presenta al completo ed è pronto al debutto, questa sera, negli stessi spazi completamente ripensati dopo lo stop di qualche mese in seguito all’abbandono della vecchia gestione del bar. «Vecchia gestione che continua a presentarsi sui social come circolo organizzativo con sede in via Pio 4, ma in realtà il circolo siamo noi, il “Collettivo Mattatoyo”» sgombra il campo dai dubbi Marco Lambruschi, socio del Collettivo, affiancato dai nuovi gestori del bar Giulia Lugli e Andrea Lazzaretti. Il “Matta”, considerato l’erede del Tuvat, locale reso celebre dai Cccp che lo menzionano nella canzone “Emilia Paranoica”, è stato un punto di riferimento dell’underground per tutta Italia. E continuerà ad esserlo. Con l’aggiunta, però, di tante attività parallele a quelle che orbitano intorno agli spettacoli dal vivo. Questo, grazie anche all’apertura pomeridiana che decollerà a breve e consentirà ai giovani studenti che affollano le sale della biblioteca Loria, di riversarsi al “Matta” per fare una pausa o l’aperitivo. Video di Gino Esposito La riapertura